sabato 21 aprile 2012

Dolci ricette e non solo #14 - Oatmeal Peanut Butter Chip Cookies



Oatmeal Peanut Butter Chip Cookies - Questa ricetta è arrivata a me tramite vie traverse, ma il merito sembra essere di http://allrecipes.com.
Essendo una ricetta americana vi rimando al mio post in cui troverete tutte le indicazioni per trovare le conversioni da adottare. Era il primo post, me ne vergogno quasi: Dolci ricette e non solo #1

Ecco una versione tradotta della ricetta, ovvero quella che uso io.
Ingredienti per circa 18 cookies:
1 / 2 tazza di burro - 115g
1 / 2 tazza di zucchero bianco - 115g
1 / 3 tazza di zucchero di canna - 100g
1 / 2 tazza di burro di arachidi 115g
1 / 2 cucchiaino di estratto di vaniglia (Io ho usato la vanillina in polvere)
1 uovo
1 tazza di farina - 110g
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
1 / 4 cucchiaino di sale - giusto una puntina
1 / 2 tazza fiocchi d'avena - 50g
1 tazza di gocce di cioccolato - Io di solito faccio a piacere, anche perché uso diversi tipi di gocce di cioccolato. (In USA hanno i peanut butter and chocolate swirl chips previsti nella ricetta, ovvero dei cubetti con burro di arachidi e cioccolato )

Preparazione:
In una ciotola unite fino ad ottenere un composto liscio il burro, lo zucchero bianco e quello di canna. Aggiungete poi il burro di arachidi, la vanillina e l'uovo e continuate a mescolare abbondantemente.
Unire al composto finora ottenuto la farina setacciata, il bicarbonato e il sale e completare l'impasto aggiungendo i fiocchi d'avena e le gocce di cioccolato.
Preriscaldare il forno a 180°C. Preparare una teglia foderata con carta da forno e distribuite il composto su di essa facendo dei piccoli mucchi dalle proporzioni di un cucchiaio (oppure decidere voi quanto farli grandi) e schiacciare leggermente per vedere quanto spazio lasciare tra di essi. Oppure cuoceteli due per prova e decidete quale grandezza si preferisce. Ricordate che a fine cottura saranno larghi circa una volta e mezza la loro grande iniziale e quindi metteteli ben distanziati per evitare che i cookies si uniscano tra loro. 
Infine cuocete per circa 10 - 12 minuti togliendoli quando sono diventati di un bel colore dorato e lasciteli raffreddare per bene prima di toglierli dalla teglia.

Come sempre, buon appetito! 

venerdì 20 aprile 2012

Telefilm #9 - How I Met Your Mother

Forsemitrovo

Ogni settimana parlerò di un telefilm che ho seguito/seguo o delle ultime novità che mi fanno gola.

PS: Ho trovato quest'immagine su google e non saprei darle una fonte, nel caso vogliate rivendicarla nessun problema, basta dirlo.

E' con gioia che quest'oggi vi parlo di How I Met Your Mother (Titolo italiano E alla fine arriva mamma) ,una sitcom statunitense in onda dal 19 settembre 2005, creata da Craig Thomas e Carter Bays. La serie racconta le vicissitudini sociali e sentimentali del giovane Ted e dei suoi amici Marshall, Robin, Barney e Lily nella New York degli anni duemila.
Sin dalla prima stagione la sitcom ha ottenuto buoni ascolti e un'accoglienza prevalentemente positiva, nonché vari riconoscimenti. Per location, comicità e dinamiche di gruppo molti critici hanno eletto How I Met Your Mother come l'erede ideale di Friends.
La serie viene trasmessa in prima visione negli Stati Uniti da CBS. In Italia la serie è trasmessa dall'11 febbraio 2008; inizialmente le prime tre stagioni sono state trasmesse in prima visione da Italia 1 con il titolo E alla fine arriva mamma! Dalla quarta stagione la serie è stata trasmessa in prima visione sul digitale terrestre da Joi con il solo titolo originale How I Met Your Mother, e successivamente replicata in chiaro da Italia 1 con lo stesso titolo. L'edizione italiana home video della serie ha infine assunto il titolo How I Met Your Mother - Alla fine arriva mamma.

Filmicamente parlando #5



Credo di aver visto una cosa simile riguardo hai libri ma che a me non interessava, penso che per i film valga lo stesso. 
Questa rubrica nasce del voler condividere, e tenere a mente i film che ho visto o che ho intenzione di vedere. Infatti una delle cose che mi succede più spesso è dimenticare totalmente un film, questo accade anche perché non ricordo i nomi degli attori, su questo fronte sono un completo disastro.
Così ho deciso che ogni 20 del mese stilerò la lista di tre titoli di film.



ULTIMO FILM VISTO
Titolo: L'Arte di Vincere - Moneyball
Un film di: Bennett Miller
Cast:  Brad Pitt, Jonah Hill, Robin Wright, Philip Seymour Hoffman, Chris Pratt
Genere: Drammatico
Durata: 126 minuti
Uscita al cinema: 27 gennaio 2012
Billy Beane, general manager della squadra di baseball Oakland A, si trova ad affrontare una difficilissima situazione: persi i giocatori migliori, che sono passati ad altri club, deve ricostruire la sua squadra avendo a disposizione un terzo della busta paga per i suoi giocatori. Billy si affida così all'economista Peter Brand e, grazie ad analisi statistiche computerizzate, completamente ignorate nel mondo del baseball, arriva ad ingaggiare giocatori dimenticati, ma ancora dotati di grosse capacità sottovalutate dagli altri. L'esperimento di Billy e Peter, osteggiato dai media, dai tifosi e dal loro allenatore, porterà risultati sorprendenti.. 

FILM DA VEDERE (Non ho saputo aspettare e l'ho visto due/tre giorni fa)
Titolo: The River Why (Non ho trovato il corrispettivo in italiano, se hanno cambiato il titolo)
“The River Why” e' un film del 2010 diretto da Matthew Leutwyler. Nel cast figurano tra gli altri Zach Gilford, Amber Heard e William Hurt. Il film si ispira al romanzo di David James Duncan. La pellicola racconta la storia di un giovane pescatore, Gus Orviston alla ricerca di una inafferrabile trota arcobaleno. Gus si confronta con il padre affermato pescatore e la ragazza di cui e' innamorato, una giovane appassionata di pesca con la mosca. Gus avverte un senso di soffocamento e stanco di vivere in un ambiente ipocrita scappa di casa. Deciso a vivere la vita in liberta' il ragazzo fa di una capanna sulle rive di un fiume la sua casa, cosi' da poter passare tutte le giornate pescando. Immerso nei paesaggi dell’Oregon Gus va alla ricerca del leggendario pesce, la sua tenace e caparbia ricerca rappresenta una metafora della ricerca umana della conoscenza di sé e del significato della vita.


FILM CHE VORRESTI VEDERE
Titolo: To Rome With Love (Titolo originale Nero Fiddled)
Un film di: Woody Allen
Cast: Woody Allen, Alec Baldwin, Roberto Benigni, Penelope Cruz, Judy Davis, Jesse Eisenberg, Greta Gerwig, Ellen Page, Maricel Álvarez, Neri Marcorè, Lina Sastri, Fabio Armiliato, Monica Nappo, Alison Pill, Riccardo Scamarcio, Isabella Ferrari, Sergio Rubini, Massimo Ghini, Antonio Albanese, Alessandra Mastronardi, Ornella Muti, Flavio Parenti, Alessandro Tiberi 
Genere: Drammatico 
Durata: 111 min
Uscita al cinema: 20 aprile 2012
Jack e Sally sono una coppia di studenti americani a Roma, in attesa dell'amica di lei, Monica, un'attrice in erba con la fama della seduttrice seriale. John è un famoso architetto, di ritorno nella città eterna dopo trent'anni, che rivede in Jack se stesso da ragazzo e tenta inutilmente di metterlo in guardia rispetto a Monica. Anche Hayley è giovane e americana: innamoratasi di Michelangelo, figlio di un impresario di pompe funebri, convoca i propri genitori in Italia per far conoscere le famiglie. Insieme al padre regista d'opera in pensione e alla madre strizzacevelli, arriva a Roma anche una coppietta di Pordenone che finirà separata per un giorno da un turbine di equivoci. Ultimo è Leopoldo Pisanello, che diverrà per qualche tempo il primo, per la girandola della ribalta, il capriccio di una fama che è pura illusione e come viene se ne va.

sabato 14 aprile 2012

Telefilm #8 - Fringe

Forsemitrovo

Ogni settimana parlerò di un telefilm che ho seguito/seguo o delle ultime novità che mi fanno gola.

PS: Ho trovato quest'immagine su google e non saprei darle una fonte, nel caso vogliate rivendicarla nessun problema, basta dirlo.
Ora che ho fatto ordine anche nella pagina dedicata hai telefilms non ho scusanti nel pubblicare in ritardo i post ad essi dedicati. Il primo post telefilmico del dopo Pasqua è FRINGE. 
Fringe è una serie televisiva statunitense prodotta dal 2008.
Ideata da J.J. Abrams, Alex Kurtzman e Roberto Orci, è una serie di fantascienza che segue le vicende della divisione Fringe dell'FBI di Boston, in Massachusetts, e che opera sotto la supervisione del Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti. La squadra si occupa delle indagini legate alla cosiddetta scienza di confine, ovvero la fringe science. Per la trama e i temi trattati, la serie è stata spesso paragonata a X-Files.
La serie è trasmessa in prima visione negli Stati Uniti da Fox dal 9 settembre 2008. In Italia è trasmessa in prima visione sul digitale terrestre da Steel dal 31 gennaio 2009, e in chiaro da Italia 1 dal 9 marzo 2010.
Fringe è prodotta dalla Bad Robot Productions in associazione con la Warner Bros. Television. Gli ideatori della serie, J.J. Abrams, Alex Kurtzman e Roberto Orci si sono ispirati a diverse opere, tra cui le sceneggiature di Michael Crichton, il film di Ken Russell Stati di allucinazione e le serie televisive X-Files e Ai confini della realtà. Roberto Orci ha avuto anche occasione di dichiarare che la serie rappresenta un misto tra un police procedural come Law & Order e una serie di culto come Lost. Inoltre, diversamente da Lost, J.J. Abrams promise che la trama sarebbe stata più facile da seguire e più accessibile a chi si perde occasionalmente un episodio.
TRAMA: In tutto il mondo si stanno verificando eventi apparentemente inspiegabili, fenomeni soprannaturali, che fanno riferimento a quello che la Sicurezza Nazionale americana ha definito "Lo Schema". Quando il volo internazionale 627, partito da Amburgo, atterra a Boston con tutti i passeggeri e i componenti dell'equipaggio morti, l'agente dell'FBI Olivia Dunham è chiamata per risolvere il caso. Olivia è decisa a chiedere l’aiuto di uno scienziato, il Dr. Walter Bishop, che conduceva esperimenti per il Governo all'interno di un ramo della scienza chiamata "Fringe" (che comprende fenomeni paranormali come il controllo della mente, il teletrasporto, la proiezione astrale, l'invisibilità, la mutazione genetica, la rianimazione) finché, in seguito ad un incidente di laboratorio, fu dichiarato mentalmente instabile e rinchiuso in un istituto psichiatrico. Olivia si dirige quindi in Iraq, dove attualmente vive il figlio dello scienziato, Peter Bishop, che, nonostante abbia un'intelligenza alquanto sopra la norma come il padre, non si è mai laureato e ha vissuto di truffe e inganni, avvantaggiati dal suo spiccato ingegno. Peter è infatti l'unico parente e l'unica persona che può firmare le carte di dimissioni di Walter Bishop. Grazie a lui, tornato apposta negli Stati Uniti, il trio così formatosi inizia ad indagare sui casi dello "Schema", che da piccoli incidenti casuali si trasformano man mano in attacchi di bioterrorismo. Comandata dall’agente della Sicurezza Nazionale Phillip Broyles, che già si era occupato di numerosi casi riguardanti lo "Schema", nasce così la "Divisione Fringe", che usa come quartier generale il vecchio laboratorio di Walter nello scantinato dell’Università di Harvard a Cambridge.
Ad ora sono state messe in onda 4 stagioni, l'ultima è ancora in onda con il diciottesimo episodio. Ciò che mi ha spinto a parlarne 'subito' è il fatto che ci sono voci altalenanti sul rinnovo o meno di Fringe. Questo, per quanto non confermato da nessuna fonte ufficiale, sembra derivare da un diverbio di opinioni tra FOX e Warner Bros.
Nella peggiore delle ipotesi sembra che questa amata serie giunga al termine con una quinta stagione di 13 episodi. Questo è dovuto al fatto che gli ascolti non sono sufficienti a giustificare le spese di produzione, anche se come ripeto sempre, dovrebbero vedere anche il numero degli espisodi veduti nel mondo, visto che molti come me seguono le varie serie in streaming e/o sottotitolate.
Conosciamo un po' meglio i protagonisti.
Olivia Dunham, interpretata da Anna Torv, è l'agente dell'FBI incaricata di indagare sul volo 627 da Amburgo, solo un piccolo tassello del più macchinoso "Schema". È la collega e amante dell'agente John Scott, che lei stessa scopre essere un doppiogiochista. Assieme ai Bishop, padre scienziato pazzo e figlio truffatore, viene incorporata nella "Divisione Fringe" di cui diventano il team fondamentale. La Torv è veramente eccellente ad interpretare questo personaggio. 
Walter Bishop, interpretato da John Noble, è un brillante scienziato, un "Einstein dei nostri giorni", che divide il laboratorio con il collega William Bell fino a quando, in seguito a un incidente di laboratorio, viene rinchiuso in un istituto psichiatrico per 17 anni, mentre l'amico diventa l'uomo più ricco del mondo fondando la "Massive Dynamic". Nella "Divisione Fringe" si ricongiunge al figlio Peter, che garantisce per la sua dimissione dalla casa di cura. Ha una personalità tutta sua e stravagante all'inverosimile. Vive per il suo laboratorio.
Peter Bishop, interpretato da Joshua Jackson, è il figlio di Walter. Perduti entrambi i genitori (lui rinchiuso in manicomio e lei morta), vive di truffe e inganni spostandosi in continuazione, anche all'estero. Come il padre ha un quoziente d'intelligenza molto alto (190), e la sua astuzia l'ha portato a fare ogni tipo di mestiere, dal lavorare in un mattatoio, al vigile del fuoco fino a falsificare la laurea al MIT e insegnare per un breve periodo chimica al college. Nonostante sia restio a mettere radici, decide di rimanere a Boston quando si ritrova coinvolto personalmente nella vicenda. Non aggiungo altro per evitare spoiler a chi non è in pari con tutti gli episodi o vuole iniziare questa serie.
Phillip Broyles, interpretato da Lance Reddick, Agente speciale della sicurezza interna a capo della Divisione Fringe, è il diretto superiore di Olivia e colui che gestisce le indagini sullo "Schema".
- Nina Sharp, interpretata da Blair Brown, è la più fidata collaboratrice di William Bell e la reggente della "Massive Dynamic" in assenza del suo capo. Non trovo parole per definirla se non viscida e subdola con cenni di umanità.
- Astrid Farnsworth, interpretata da Jasika Nicole, è un'agente dell'FBI esperta in linguistica e crittografia che assiste Walter in laboratorio. E' semplicemente fantastica, credo che nella realtà siano in pochi ad avere la sua pazienza!
Curiosità:

- La sigla
Realizzata in computer grafica, la sigla della serie TV mostra un'animazione di alcune cellule da cui l'inquadratura si allontana rapidamente, mostrando che queste appartengono ad una mano con sei dita. La sigla termina con un ulteriore animazione del logo "Fringe" che, inizialmente sgretolato, si ricompone. Durante le animazioni, sono visibili alcune scritte che rappresentano argomenti appartenenti alla scienza di confine, come nanotecnologie, teletrasporto, materia oscura e intelligenza artificiale. Tra le equazioni presenti si può distinguere la formula del teorema dei seni. Inoltre compare anche la frase «Observers are here» («Gli osservatori sono qui»): esattamente come accade per tali personaggi, l'individuazione della scritta è estremamente difficile ed è ottenibile solo attraverso un fermoimmagine. La scritta compare poco prima di "dark matter", e si può notare come la sua grafia sia molto diversa rispetto a quella delle altre. Durante la terza stagione invece, la scritta compare poco dopo la parola "Mutation". Tutta la sigla è caratterizzata da un colore freddo a metà tra il blu e il verde.
In due episodi della seconda stagione, per buona parte della terza e dall'inizio della quarta, la sigla è comparsa in alcune varianti che anticipavano l'ambientazione dell'episodio.
Sigla rossa: apre gli episodi ambientati nell'universo parallelo. Rispetto a quella tradizionale, le immagini sono colorate di rosso. Inoltre differisce negli argomenti indicati dalle scritte, sottolineando come la scienza di confine di un universo parallelo tratti argomenti differenti rispetto a quello della sigla blu. Alcuni degli argomenti citati sono wormhole, singolarità, transumanesimo, speciazione e telepatia.
Sigla blu/rossa: è un collage delle due sigle. È stata utilizzata una sola volta, nell'episodio in cui Olivia riesce ad interagire in entrambi gli universi, riuscendo a tornare nel suo.
Sigla anni '80: utilizzata finora due volte, serve ad introdurre episodi interamente ambientati negli anni ottanta (ovvero dei flashback). Nonostante lo schema della sigla sia lo stesso di quella tradizionale, viene utilizzata una computer grafica molto più semplice. Al posto di utilizzare l'impronta di una mano, viene usata l'immagine di una radiografia su cui viene montata l'immagine di una mano reale; tale mano ha regolarmente cinque dita, anziché sei. La musica, anziché essere eseguita con un pianoforte, è suonata con dei sintetizzatori ed una batteria elettronica, strumenti tipici di quegli anni. Le scritte che compaiono durante la sigla fanno riferimento ad argomenti che erano considerati scienza di confine in quegli anni, ma che oggi fanno parte della scienza tradizionale, come la clonazione o l'impronta genetica.
Sigla grigia: comparsa nell'episodio finale della terza stagione, anticipa un episodio ambientato nel futuro.
Sigla color ambra: comparsa nei primi episodi della quarta stagione, anticipa un episodio ambientato in un presente alternativo.
- Gli Osservatori
Gli Osservatori (Observers) sono personaggi misteriosi, di cui è poco chiara l'origine. Il loro volto è pallido, completamente glabro ed inespressivo; nelle rare volte in cui li si vede interagire con qualcuno, sembrano essere privi di qualsiasi tipo di emozione. Indossano sempre un completo ed un cappello nero. Il loro comportamento ed abbigliamento li rende "anonimi" quando si trovano in mezzo ad una moltitudine di persone. Il loro compito, infatti, è quello di osservare gli eventi, senza poter tuttavia intervenire. Questi esseri sono sempre stati presenti ogni volta che si sono verificati eventi particolari come incidenti, assassinii, scoperte scientifiche o eventi apparentemente inspiegabli (come quelli su cui si trova ad indagare la Fringe Division) che hanno modificato il corso della storia. Non viene chiarito se gli osservatori siano in grado di viaggiare nel tempo o se, invece, siano esseri ultracentenari il cui aspetto rimane immutato nel corso del tempo. È invece appurato che possono tranquillamente spostarsi tra i vari universi. Possiedono una grande forza fisica ed una grande tolleranza ai cibi piccanti: in diverse occasioni si possono vedere gli osservatori che, durante un pasto, ingurgitano l'intero contenuto di una bottiglietta di pepe o tabasco insieme al resto del cibo.
Durante una loro riunione, si scopre che i loro nomi corrispondono a quelli dei mesi; tuttavia non viene specificato se gli osservatori siano più o meno di dodici. Il nome dell'osservatore che segue la vita di Walter e Peter è chiamato Settembre. Egli compare in tutti gli episodi della serie, ma la sua individuazione è estremamente difficile: infatti, nella maggior parte dei casi, Settembre è mescolato tra la folla, inquadrato in lontananza o sfocato (ma riconoscibile dall'abbigliamento). In virtù di quello che è il compito degli Osservatori, la sua presenza negli episodi spesso è totalmente ininfluente sulla trama. Pertanto, la sua presenza, nonché la grande difficoltà nel riconoscerlo, ha reso l'individuazione dell'Osservatore una sorta di easter egg.
Pur comparendo fin dall'inizio della serie, Settembre viene presentato ufficialmente a partire dal quarto episodio della prima stagione, È arrivato. Tuttavia la presenza di questo personaggio viene anticipata già nel secondo episodio della stagione, La solita vecchia storia, nel quale l'Osservatore è ben visibile in quanto, infrangendo la cosiddetta quarta parete, guarda direttamente verso lo spettatore.
Nell'episodio The End all of the Things si scopre che gli Osservatori sono degli umani venuti da un possibile futuro, dove la razza umana ha sviluppato la macchina del tempo. Ritornano nel passato per osservare gli eventi principali della storia dell'umanità.
- I glifi 
In diversi momenti di ogni singolo episodio, sono stati inseriti dei glifi, ovvero singoli fotogrammi rappresentanti diverse figure, generalmente una foglia, una mela, un fiore, una farfalla, un cavalluccio marino, una mano e un volto. Tali glifi rappresentano un codice che nasconde una parola diversa per ogni episodio, che aggiunge maggiori informazioni sulla soluzione di ogni enigma. Appaiono almeno cinque volte a schermo intero, prima dell'intermezzo pubblicitario. A svelare la loro funzione è stato lo stesso ideatore della serie J.J. Abrams, che in un'intervista ha spiegato come facciano parte del "codice della serie". Il cosiddetto "codice dei glifi" è stato decifrato nel mese di marzo 2009 da Julian Sanchez, editore del sito di tecnologia Ars Technica.
I glifi occasionalmente sono apparsi anche all'interno di episodi. Ad esempio, nel primo episodio, all'interno di un laboratorio della Massive Dynamic viene inquadrato di proposito la foglia; una farfalla aiuta Walter a risolvere un caso in Progetto Elephant, mentre in Segreti di famiglia appare un cavalluccio marino all'interno di una striscia di DNA. Inoltre, in Jacksonville, mentre Walter parla con Olivia nel luogo dove lei era stata sottoposta al Cortexiphan, tutti i glifi sono visibili sullo sfondo.
Nell'edizione italiana, per ragioni tuttora sconosciute, in gran parte degli episodi tali glifi sono stati tagliati nel montaggio, e quindi non trasmessi.
NB: La maggior parte delle cose sono state prese da wikipedia e da me rielaborate dove necessitavano.

Un consiglio spassionato che posso darvi e di vedere questa serie! Ancora non lo state facendo?!


venerdì 13 aprile 2012

Passata pure la Pasqua si torna goffamente alla proprio vita.

E pure un'altra festa è passata, con mia somma gioia devo dire, io le feste comandate le odio. Tutti impazziscono alla ricerca di cibo, neanche finissero le scorte per i prossimi 3 mesi! Cibo che per lo più finirà nella spazzatura. Per non parlare dell'accaparramento di uova di cioccolata.
A casa mia quest'anno si sono visto solo quelli che abbiamo regalato ai miei nipoti.
Però essere in vacanza un po' è servito, sono stata 10 giorni a CASA MIA e il mio bioritmo si è completamente sballato, però ho letto molto e passato del tempo con i vecchi amici. Fortuna ho avuto due giorni pieni per riprendermi prima della ripresa delle lezioni universitarie. *pensa a quello che dovrà sopportare oggi pomeriggio e sviene*
Fatto sta, che 10 giorni dopo l'ultimo post sono pronta anche a ripartire con il blog. 
Poi, vabbè, aprile è un mese che mi piace, per alcune persone, per alcuni ricordi, perché puoi andare a dormire coperta fin sotto al naso e risvegliarti senza più niente sopra, se non fosse per la pioggia (odiosa in ogni periodo dell'anno) sarebbe il mio mese preferito. Le allergie sono ancore semi assopite e non ho l'obbligo di prendere ogni giorno l'antistaminico che mi stordisce.

Ed ora, vado a sbirciare il calendario cronologico del blog per decidere cosa scrivere per primo.

martedì 3 aprile 2012

Il viale del tramonto #5 - Clinique anti-blemish solutions

L'idea nasce dal voler condividere i miei pareri su i prodotti che posseggo e quale modo migliore per farlo se non quando essi sono finiti?
Ovviamente spero di poter così essere più invogliata a finire prodotti che altrimenti hanno una giacenza  millenaria all'interno dei cassetti.


Spero che l'idea vi piaccia. Senza problemi siete liberi di esportarla nei vostri blog a patto che venga citata la fonte e che me lo facciate sapere, sono sempre curiosa di sapere cosa ne pensano gli altri.

Ho avuto modo di provare questo prodotto in seguito all'acquisto di un set "Anti Blemish" acquistato in profumeria contenete tre prodotti in formato ridotto. Oltre a questa solutions il kit conteneva una crema e una saponetta antibatterica, che io ho adoperato per lavare i pennelli da trucco.

Il flacone contiene 60ml di prodotto con una scadenza a 24 mesi. Come indicavano le istruzioni le kit questa lozione andava usata dopo aver deterso il viso con la saponetta utilizzando un dischetto di cotone.
Inizialmente si presenta come un liquido semitrasparente con dei precipitati polverosi sul fondo, ma basta agitare bene la boccetta e le due parti si miscelano ed il liquido assume un colore biancastro. L'apertura non è dotata di contagocce per cui basta appoggiare il dischetto sul foro e capovolgere velocemente il flacone per avere la dose giusta di prodotto da usare sul viso. Intatti, bisogna stare attenti ad utilizzarla, più che tonico è una soluzione esfoliate che serve a togliere i residui di cellule morte o sporcizia dal viso. Da usare con estrema cautela soprattutto sulle guance evitando il contorno occhi, in quanto le esalazioni derivate dall'evaporazione della parte acida causano fastidio agli occhi. Inoltre pure se è indicato di usarne mattina e sera viene consigliato per prima cosa di vedere la reazione che ha la nostra pelle e regolarci su quanto usarlo perché può seccare la pelle.
In particolare il usavo questa lozione quando avevo un trucco di base più pesante del solito dopo essermi struccata, per prevenire che restando particelle di trucco esse occludessero i pori e formassero impurità.
Oppure ne facevo un uso più frequente, usandolo però solo di sera, quando la mia pelle era più soggetta ad untuosità e quindi mi trovavo ad avere più brufoletti. Unito alla crema in due giorni riuscivo a riportare alla normalità la palle del mio viso.

Se non avete particolari problemi etici su siliconi e prodotti ecobio vi consiglio di acquistare il kit in questione, il prezzo varia in base alle profumerie e si aggira dai 9 ai 12 euro.
Io volendomi dedicare alla creazione casalinga di cosmetici ho deciso di non ricomprare questi prodotti. Ma non nego di certo di aver apprezzato il loro utilizzo!