lunedì 13 febbraio 2012

Dite la vostra, ditela a tutti #1


Ci sto veramente prendendo gusto a creare queste rubriche, dalla scelta delle immagini alla scritta.
E vista la mia "pippagine" con la grafica compiuterizzata, a me piace dipingere, non mi dispiace quello che ho realizzato fino ad ora.
Mi sono allungata un po'..
Rubrica fatta per recensire, infatti ho pensato che, essendo "Forse mi trovo" un blog fatto per parlare in generale, le mie recensioni non dovrebbero focalizzarsi solo su singoli argomenti.
Per cui ogni 13 e 26 del mese postero due recensioni.

Qualche giorno fa avevo avuto un'idea splendida con la quale dare inizio a questa rubrica, poi ho fatto altro e  sembra che sia magicamente sparita dai miei ricordi, per cui ho pensato che scrivere di un libro sarebbe stato altrettanto bello.

A dicembre avevo iniziato a leggere "La bambina che salvava libri", ve lo avevo anticipato qui, ma solo ieri sono riuscita a portarlo a termine. Avendone parlato sul mio profilo Goodreads ho pensato di riportare anche sul blog il mio parere.
Piccolo escursus, i tempi della lettura sono stati lunghi un po' per causa mia, pigrizia e non volevo che arrivasse la fine, e un po' perché ho avuto, a modo mio, altro da fare.
Di seguito le mie parole a caldo finita la lettura del libro:

"Lo sapevo che non avrei dovuto finirlo di leggere. La gola è chiusa e gli occhi sono gonfi. E' un tipo di libro che non avevo mai letto, sia per come è scritto sia per quanto riguarda la storia narrata. Però posso dire di essere contenta di averlo letto. Rimango solo con un unico dubbio.. e se la libera interpretazione è quella che conta allora il MIO finale mi da gioia!
Non è una lettura leggera, la voce narrante è la Morte in persona, e non la maschera solita da mietitore, ma una figura femminile che rispetta ogni anima che prende con se, il cui mondo è pieno di luce e colori. Leggendo gli ho dato le sembianze di un'eterna venticinquenne alle dipendenze delle azioni degli uomini. Si parla della seconda quella mondiale, nella Germania nazista. Di ebrei, pugili e la musica della fisarmonica.
Viene raccontata la storia dell'amore per le parole. Parole rubate, regalate, dipinte, disegnate, odiate, memorizzate, parole che scuotono.
Il titolo italiano non rispecchia molto il significato di questo libro e non mi spiegherò mai perché le case editrici italiane si divertano reinterpretare a piacere i titoli stranieri. In inglese il titolo è The Book Thief (La ladra di libri) e per capirne il motivo non dovete far altro che aprirlo.


PS: Mi dispiace non avere l'edizione cartacea del libro, nella mia libreria avrebbe di certo fatto una bella figura."

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